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Il teatro per i bambini

Aggiornamento: 6 set 2023

Perché i nostri figli dovrebbero fare teatro?


Il solo fatto di porre questa domanda presuppone (ahi noi) una scarsa idea di ciò che il teatro può rappresentare per degli individui nella fase più importante della propria crescita. Significa stimolare, indirizzare, provocare una reazione dinanzi a ciò che il teatro fa da sempre: istruire, modellare, motivare e scoprire.


Perché i nostri figli dovrebbero fare sport? Calcio, basket, atletica, tennis, nuoto. Perché aiuta a socializzare e fa bene al corpo, alla mente e all'anima.


Perché i nostri figli dovrebbero fare un’attività artistica? Danza, pittura, musica. Perché aiuta a socializzare e fa bene al corpo, alla mente e all'anima.


Perché i nostri figli dovrebbero fare teatro? Per lo stesso identico motivo per cui è consigliato fare sport e una generica attività artistica, con una serie di importanti considerazioni che vale bene sottolineare. Mentre lo sport, l’arte e qualsiasi altra disciplina similare sviluppa benefici per l’individuo nella dimensione in cui esso opera, il teatro è strettamente connesso con la vita sociale, professionale e artistica di ogni individuo. Ha una stretta relazioni con tutte le cose che facciamo e che faremo nella nostra vita, fino all'ultimo giorno di permanenza su questo mondo. Il teatro è comunicazione di se e della propria coscienza, è veicolo di manifestazione culturale e di narrazione; il teatro è una valigia piena di contenuti che non esauriscono la loro funzionalità nella stretta dimensione di un palco, ma fuoriescono nel vivere quotidiano, forniscono strumenti, esaltano abilità, consolidano l’autostima e favoriscono il talento.


Ciò che il teatro offre è un’ampia gamma di soluzioni pedagogiche che nessun’altra disciplina, al di fuori della scuola (almeno nella sua forma ideale), può dare. Il teatro è movimento, gesto, parola, memoria, emozione, meraviglioso stupore, dramma, commedia, vita e morte. Nel teatro c’è tutta la vita che scorre; il teatro ha bisogno di voi in tutta la vostra “rotondità”. Vi vuole integri, completi. Leggere, scrivere, parlare, cantare, danzare, sussurrare, vivere i silenzi; emozionare, divertire, stupire, raccontare: questo è il teatro. Vivere una vita sola è riduttivo per chi ha la possibilità di vivere qualsiasi vita, in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo. Il teatro è magia, metafisica, luogo di esperimenti quantistici, una vera macchina del tempo.


Il teatro aiuta a gestire le emozioni, è risorsa di condivisione, disciplina, dispone spazi individuali e spazi collettivi in una dinamica interattiva in cui il sé è sempre in funzione del gruppo, vive attraverso un legame vitale con tutto ciò che accade sulla scena. Il teatro incoraggia, sostiene l’autostima e consente di dare valore a ogni nostra intuizione, idea, emozione; sorregge e favorisce la crescita non solo in senso evolutivo, ma sviluppa una vera e propria sintesi di profilo. Ogni teatrante è un insieme di esperienze delineate, l’insieme di componenti costituenti l’immagine di profilo, dentro e fuori la narrazione scenica, nella bivalenza personaggio/attore, una maschera/non-maschera che rappresenta l’intimo della storia. Il teatro costruisce uomini e donne, dove l’attore è solo il pretesto per diventare grandi.


Perché i nostri figli dovrebbero fare teatro? Perché li amiamo. Perché vogliamo che abbiamo il privilegio di affacciarsi, anche un solo istante, su questo mondo fantastico. Perché vogliamo che si innamorino di un’arte che fa innamorare.

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